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Per una nuova governance del sistema culturale pavese: alcuni spunti di riflessione


Per una nuova governance del sistema culturale pavese: alcuni spunti di riflessione - Convegni e Seminari Fondazione Romagnosi, Scuola di governo locale

2 marzo 2017

Giovedì 2 marzo 2017 alle ore 9.30 nella Sala Conferenze del Broletto di Pavia si è svolto il workshop "Per una nuova governance del sistema culturale pavese: alcuni spunti di riflessione". L'incontro, aperto al pubblico, è stato organizzato dalla Fondazione Romagnosi e dal Settore Cultura del Comune di Pavia nell'ambito delle attività del progetto Pavia in Rete, finanziato dalla Fondazione Cariplo attraverso il Bando "Valorizzare il patrimonio culturale attraverso la gestione integrata dei beni".
Il workshop è stato utile per fare il punto, attraverso interventi e testimonianze, anche di esperienze di altre realtà italiane (Siena, Settimo Torinese, Rovereto e Pontedera), su alcune possibili linee evolutive dell'attuale assetto organizzativo e gestionale delle attività culturali nel Comune di Pavia.

"Nell'ambito di Pavia in Rete, e grazie al prezioso lavoro di Fondazione Romagnosi, abbiamo organizzato un momento di riflessione pubblica sulle prospettive del sistema culturale della città. Questo, non c'è dubbio, è un mandato di riorganizzazione e ripensamento complessivo del ruolo degli attori culturali in città. Ne sia esempio il profondo lavoro che è in corso per il potenziamento della Fondazione Fraschini, avviato dalla revisione statutaria del 2016. Su questo tracciato non c'è dubbio che avremo un momento di dibattito importante e formativo, con tante voci e con un confronto con esperienze da fuori città che non potrà che essere prezioso", dichiara Giacomo Galazzo, Assessore alla Cultura del Comune di Pavia.

La gestione dei beni culturali e delle attività a loro collegate (come musei, spettacoli, mostre) rappresenta una delle grandi opportunità delle città italiane per alimentare percorsi di sviluppo e valorizzazione, coniugando turismo, nuove professionalità, riqualificazione del patrimonio e attivazione dell'indotto. "Tale insieme di fattori - spiega Andrea Zatti, Presidente della Fondazione Romagnosi - oltre alle tradizionali tematiche legate alla preservazione dei beni, da una parte, e al marketing territoriale, dall'altra, presenta implicazioni rilevanti anche in termini di modelli di governance, visto che la tradizionale guida pubblica, normalmente in capo agli uffici comunali, ha sempre più frequentemente lasciato il passo a soluzioni più articolate, sia dal punto di vista giuridico, con l'adozione di strumenti di derivazione (almeno formalmente) privatistica, sia da quello della partecipazione di soggetti di altra natura (Fondazioni bancarie, imprenditoria, associazioni non profit)."

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